rapporto flexner

Rapporto Flexner, il più grande manifesto di Big Pharma

Big Pharma: l’origine del business dei malati

Big Pharma è un termine che non dice granché: si fa fatica a immaginare cosa rappresenti nel concreto. Apparentemente, sembra un’entità astratta, uscita dalla mente di qualche malato complottista, in realtà è un mostro tentacolare, un vero e proprio cartello che guadagna montagne di soldi su ogni aspetto della vita umana. Un colosso che specula sulla salute delle persone: un immenso moloch che ha bisogno di essere tributato con sacrifici umani, bambini compresi

Per Big Pharma (“Grande Farmacia”) il leit motiv è semplice: più l’uomo è malato, più alti saranno i guadagni e più complessa e frastagliata sarà la sua evoluzione!
In pratica è rappresentato dalle prime dieci società dell’industria chimica, quelle che controllano quasi il 90% del mercato globale dei farmaci!

Rapporto FlexnerQualche nome? AbbVie, Roche, Novartis, Johnson & Johnson, Merck & Co, Sanofi, Pfizer, Bristol Myers Squibb, AstraZeneca, GlaxoSmithKline.
Queste dieci industrie fatturano 520 miliardi di dollari all’anno, grazie alla vendita di farmaci da prescrizione. Solo da droghe da ricetta!

Se a questi farmaci da prescrizione aggiungiamo quelli da banco, quelli veterinari e tutto l’immenso pianeta degli esami (test, apparecchiature, ecc.), il guadagno è incommensurabile! I loro fatturati superano ampiamente il prodotto interno lordo della maggior parte dei Paesi industrializzati. Con simili introiti, sono a tutti gli effetti le più potenti società del pianeta in grado di controllare e piegare qualunque governo. E lo vediamo da parecchi anni.

Guardano solo i profitti e, per raggiungere ogni anno nuovi traguardi che soddisfino la cupidigia degli azionisti (che conosceremo nel corso di questo lavoro), serve solo una cosa: che la malattia accompagni sempre l’uomo nella sua involuzione dalla culla alla tomba. Per questo sporco gioco è basilare far scricchiolare e mettere in discussione la concezione di salute e benessere che l’uomo ha, e qui il giochetto è banale come dimostro dettagliatamente nel precedente libro La Fabbrica dei malati (One Books).

Si tratta di un meccanismo perverso e diabolico usato per creare milioni di nuovi malati ogni anno. Persone oggettivamente sane che a un certo punto si convincono, grazie ai medici e grazie ai “valori di normalità” – decisi sempre da Big Pharma.

L’ingerenza nelle scuole e nelle università di Medicina è senza ombra di dubbio il tassello cruciale. Solo partendo dal controllo della didattica e della ricerca scientifica, avrebbero potuto controllare e manipolare la classe medica. Non è un caso, infatti, che un neolaureato sia così indottrinato che difficilmente riuscirà a usare la propria testa con senso critico, perché la struttura è così pervasiva e potente che pochi riescono a tenere alta la testa. E quei rari medici che lo fanno, cioè che rimangono ligi e liberi di scegliere in scienza e coscienza, abbiamo visto cosa gli accade: richiamati, sospesi e radiati.

Il Rapporto Flexner

Nel 1847 viene fondata negli Stati Uniti d’America l’Associazione dei Medici Americani (AMA), presso l’Accademia di Scienze Naturali di Philadelphia.
Due anni dopo, l’AMA inizia con una campagna mediatica volta a ridicolizzare i medici e/o terapisti alternativi, chiamandoli appositamente «ciarlatani».
Nel 1906 l’Associazione pubblica il Medical Education Directory di tutte le scuole mediche degli USA stabilendone i requisiti di ammissione.
Sempre più forti, iniziano ad attaccare tutto quello che reputano “non scientifico”.

Rapporto Flexner

Abraham Flexner

Il colpo di genio avviene nel 1910, quando viene pubblicato il tristemente noto Rapporto Flexner dal titolo “Educazione medica negli Stati Uniti e Canada”.
L’educatore Abraham Flexner (1866-1959) fu pagato per valutare i vari metodi di insegnamento in 155 scuole d’America. Lo scopo? Impostare un sistema standardizzato della Medicina, un sistema che i suoi committenti volevano, cioè: Fondazione Carnegie, John Davison Rockefeller (1839-1937), Andrew Mellon (1855–1937) e John Pierpont Morgan (1837-1913)…

Forse non tutti sanno che all’epoca le scuole negli Stati Uniti erano moltissime, oltre 650.
Il piano diabolico era unificare tutta la medicina in un unico sistema, il loro sistema!

E così hanno fatto: dal 1910 al 1925, proprio grazie al Rapporto Flexner, venne eliminata la maggior parte dei terapisti e venne imposto a tutte le scuole di Medicina un vero e proprio regime di terrore.

I terapisti di medicina naturale erano quasi il doppio degli allopati. Nelle scuole, infatti, era normale trovare insegnamenti di omeopatia, naturopatia, fitoterapia, manipolazioni (osteopatia e massaggi), ecc.

Nel giro di pochissimi anni, il numero delle scuole e facoltà di Medicina passarono da 650 a 50 e la salute cadde nelle mani di quella élite che finanziò il Rapporto.
La squadra del dottor Flexner, chiamata Hopkins Circle permise all’AMA e a Big Pharma dietro le quinte, di assumere il controllo del sistema didattico, creando da una parte un monopolio assoluto, dall’altra eliminando la fastidiosa concorrenza.

Infine, il colpo gobbo è stata la soglia minima di finanziamento. In pratica i “filantropi” garantirono milioni di dollari (spiccioli per loro, ma non per le istituzioni) solo alle scuole certificate da loro, quindi solo alle scuole/università che appoggiarono in pieno i loro programmi e i loro armamentari: farmaci (da loro sintetizzati), chirurgia e radiazioni (scoperte da poco).

È passato molto tempo dall’epoca ma la situazione è rimasta pressoché uguale: la medicina allopatica, cioè sintomatica, usa le armi chimiche che il Sistema gentilmente mette loro a disposizione, per annientare e spegnere il “sintomo”, chiamato malattia. E gli esami servono per prevenire i malanni, per stabilire il nostro stato di salute, quando invece sono forieri di enormi sventure.

Oggi la Medicina ha solo cambiato un po’ il look, modificato la veste grazie alla tecnica e alla tecnologia, ma le basi, le fondamenta sono rimaste esattamente le stesse.

Rapporto FlexnerEvidence-based Medicine

A distanza di più di un secolo dal Rapporto Flexner, si parla tanto di Medicina basata sulle evidenze (Evidence-based Medicine), e non è un caso.
Se una terapia o un rimedio hanno risultati eccezionali in patologie importanti, ma tali cure non rientrano nei protocolli codificati e brevettati dell’Industria, vengono subito attaccate, screditate e ridicolizzate attraverso i loro megafoni strapagati servi: i media mainstream.

Se non ci sono le evidenze scientifiche è fuffa. Ma evidenze di chi e di che cosa?
La scienza fa acqua da tutte le parti e la ricerca è stata totalmente fagocitata dai capitali privati: quindi, di cosa stiamo parlando?
E gli scandali all’ordine del giorno confermano quello che sto dicendo…

 

Un articolo di Marcello Pamio

Autore: Marcello Pamio

Marcello Pamio è scrittore e insegnante. Dal 1999 gestisce il sito internet www.disinformazione.it. È autore di diversi saggi di successo, tra cui ricordiamo: Il Lato Oscuro del Nuovo Ordine Mondiale, Manifesto contro la televisione, Diabete, La vita inizia prima della nascita (scritto insieme a Marisa Bettio). Ha pubblicato, con One Books, i seguenti libri: "La Fabbrica dei Malati", "Cancro S.P.A." e "Il Marketing della Pazzia".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Main Menu

error: Attenzione: questo contenuto è protetto!!