Indaco, oro, porpora: i colori del successo e della ricchezza interiore
Che cos’è veramente il successo?
La società contemporanea sembra ossessionata dall’idea del successo. Si ritiene che una persona sia di successo quando ha un notevole conto in banca e beni materiali; ma siamo sicuri che successo nella vita significhi questo?
La riflessione del filosofo è decisamente più profonda: secondo un iniziato, la persona di successo è quella che ha raggiunto la massima soddisfazione a prescindere dalla propria ricchezza materiale. Una persona di successo vive secondo il proprio progetto divino, sostentandosi con il denaro sufficiente a garantirsi uno stile di vita dignitoso ed essendo il sovrano del proprio regno.
Questo è proprio il sentiero tracciato dai colori indaco, oro e porpora. Conosciamoli meglio.
Indaco – il terzo occhio spirituale
L’indaco si classifica come “colore freddo” e prende il suo nome da una pianta della famiglia delle Fabacee. Dalla fermentazione delle foglie di questa pianta, chiamata “indigofera tinctoria”, si ottiene l’indaco – che sarà dunque un colorante di origine vegetale.
Isaac Newton introdusse l’indaco come uno dei sette colori di base, che collegò alle sette note musicali. I sette colori sono: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco e violetto. Questi corrispondono al sistema orientale dei chakra.
L’indaco in particolare indica il chakra Ajna, del terzo occhio spirituale, ossia l’occhio dell’introspezione. Esso ci consente di “vedere” ciò che accade dentro di noi, così da conoscere noi stessi perfettamente e trovare il proprio progetto divino.
Per realizzare grandi cose abbiamo bisogno di un grande progetto. Quello divino indica la missione della nostra vita. Esso si rifà al perché noi siamo qui. Comprendere lo scopo della propria vita non è certo una passeggiata. Bisogna riflettere attentamente sulle dinamiche interiori ed esteriori, considerando ogni aspetto della propria vita.
Qualcuno disse al proprio maestro: “Se io avessi più soldi, avrei un progetto migliore”. Il maestro rispose: “Io direi che se tu avessi un progetto migliore, avresti più soldi.”
Spesso ci chiediamo come mai i nostri progetti non hanno il giusto potenziale di realizzazione. La risposta sta nella grandezza del progetto stesso. Il progetto divino è qualcosa di grandioso, che causa beneficio non solo a se stessi, ma anche a tutti coloro che ci circondano.
Il colore indaco si pone dunque come l’inizio di un lungo percorso iniziatico, che potrebbe durare una vita intera. Se questo colore potesse parlare, ci direbbe: “L’uomo non è nient’altro che ciò che progetta di essere. Segui un progetto divino talmente grande da avere il potere di scaldare il sangue degli uomini. Mira alto, tocca Dio.”
Oro – simbolo di denaro, successo e autorealizzazione
Il termine oro deriva dal latino “aurum” e indica un metallo prezioso pesante, duttile e malleabile di una tonalità di giallo chiamata appunto giallo-oro o semplicemente oro. Questo metallo è stato utilizzato dagli antichi per coniare le monete, pertanto è ricollegato alla ricchezza, al benessere e al denaro.
Nella società che abbiamo creato, il denaro è un mezzo fondamentale per riuscire a vivere dignitosamente. Siamo tutti d’accordo quando diciamo che la ricchezza non compra la felicità, ma è altrettanto vero che neanche la povertà fa la felicità delle persone.
Oggi circa l’1% della popolazione mondiale gestisce il 70% delle ricchezze del mondo. Il nostro pianeta conta oltre quattro miliardi di poveri e il ceto medio sta gradualmente avvicinandosi alla povertà. In altre parole, vi è un forte squilibrio tra persone estremamente ricche e tante altre estremamente povere.
Tuttavia la distinzione che dobbiamo fare è un’altra: potremmo dire che il mondo è fatto di persone che hanno denaro e ricchezze e di altre persone che si sentono ricche. La differenza è notevole, perché nel primo caso la ricchezza è esteriore, mentre nel secondo caso la ricchezza è interiore. Poiché la felicità è uno stato interiore, la persona ricca “dentro” ha più possibilità di sentirsi felice.
Se hai milioni di euro e non vivi felice, sei una persona veramente povera. Se, al contrario, hai denaro sufficiente a garantirti una vita modesta e vivi felice, sei una persona veramente ricca. Come diceva Aristotele, in medio stat virtus, ossia la virtù è nel mezzo.
Il color oro ci deve incitare a trovare denaro sufficiente a garantirci uno stile dignitoso di vita: utilizziamo, dunque, il nostro oro per migliorare il mondo in cui dobbiamo vivere noi e devono vivere i nostri discendenti.
Porpora – simbolo di regalità e dell’archetipo del Sovrano
Il color porpora è una tonalità di rosso dalle origini molto antiche e dagli svariati significati. Trattasi di un pigmento di origine organica, perché si estrae dal murice comune, un mollusco diffuso nel Mediterraneo. Il porpora viene secreto da una ghiandola e utilizzato principalmente per la colorazione delle stoffe.
Poiché in antichità solo i nobili e i sovrani potevano permettersi queste stoffe pregiate, il color porpora viene associato all’archetipo del Sovrano. Ogni persona ha lo scopo di creare un proprio regno in cui essere il sovrano. In altre parole, ognuno di noi è chiamato a diventare re o regina della propria vita.
Nasce spontanea una domanda: come fare a diventare Sovrano?
La risposta è molto semplice: si inizia dal diventare responsabili di tutto ciò che riguarda la propria vita. L’archetipo del Sovrano è pertanto fortemente collegato al senso di responsabilità.
Prima di tutto il Sovrano sa di essere responsabile non solo di ciò che fa, ma anche di quello che non fa e potrebbe fare. Siamo quindi responsabili di azioni e omissioni. Questi nostri atteggiamenti contribuiscono alla formazione di quello che in Oriente è chiamato da sempre karma, parola che indica il bagaglio di cause ed effetti che hanno dato forma alla nostra vita. Ricordiamo le parole di Dostoevskij: “Ciascuno è responsabile di tutto dinanzi a tutti.”
Per concludere questa riflessione, diventa Sovrano della tua vita e tutto ti sarà chiaro e limpido.
Un articolo di Ilaria Samya Di Donato

Autore: Samya Ilaria Di Donato
Ricercatrice e scrittrice, consulente dei colori e ideatrice del metodo Coloranima®per l’uso consapevole dei colori nella vita. Termina con lode l’Accademia Artistica Marangoni di Milano e diventa giovanissima Presidente dell’Associazione Italiana Consulenti di Immagine. Prosegue i suoi studi a Londra e Milano con il Master in Marketing and Communication e moltissimi altri corsi innovativi per la crescita personale e professionale. Scopre i colori nel 2001 quando le salvano la vita: da quel momento parte un lunghissimo profondo studio su questa disciplina di cui incontra i più grandi maestri nel mondo e attraversa diverse tappe da cui nascono anche i suoi bestseller Colori e Kabbalah per la ricerca dei significati nascosti dietro di colori, Colori e Percorso Alchemico, Colori e Fiabe e moltissimi coloratissimi studi ancora in corso.