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Mind uploading e clonazione: verso un futuro post-umano?

Mind uploading in TV, racconti di una società distopica

In un futuro prossimo, tecnologicamente avanzato ma moralmente corrotto, l’identità umana può essere immagazzinata su supporto digitale e scaricata nel corpo fisico, detto “custodia”. Ogni individuo possiede una pila corticale nella colonna spinale, che contiene memoria e identità; quando il corpo muore, l’identità può essere immagazzinata e trasferita. La vera morte avviene soltanto se la pila corticale viene distrutta. Molta gente non può permettersi più di una ricustodia in tutta la vita, per cui solo i più ricchi sono in grado di acquisire continui corpi di ricambio identici al proprio.mind uploading

Le persone che vivono più a lungo sono chiamate “Mat”, un’abbreviazione di Matusalemme. Sono inoltre in grado di conservare copie di backup della loro identità, che aggiornano periodicamente.

Uno di questi Mat, il ricchissimo e potente Laurens Bancroft, sembra essersi apparentemente suicidato dopo aver distrutto la propria pila: il suo back-up è stato scaricato in una nuova custodia, perdendo così la memoria degli eventi e delle azioni compiute nelle ore precedenti il presunto suicidio. L’uomo è però convinto di non essersi suicidato e per scoprire chi possa aver tentato di ucciderlo, ingaggia Takeshi Kovacs per indagare sul caso.
Le indagini trascineranno Kovacs nei meccanismi perversi di una tecnoutopia, una società distopica che ha completamente snaturato il senso della vita e della morte

È l’ambientazione della saga cyberpunk dello scrittore britannico Richard Morgan con protagonista Takeshi Kovacs, da cui è stata tratta la celebre serie TV prodotta da Netflix.

Da Trascendence a Self-Less, Hollywood e Netflix dedicano sempre più film e telefilm alla tematica del mind uploading.

Trasferimento della mente: verso l’immortalità del genere umano?

Il Trasferimento della mente o emulazione del cervello è il progetto che prevede l’ipotetico processo del trasferimento o della copia di una mente cosciente da un cervello a un substrato non biologico.

Il processo prevede la scansione e la mappatura dettagliata del cervello biologico e la copia del suo stato in un sistema informatico o altro dispositivo di calcolo. Il computer eseguirebbe una simulazione del modello così fedele all’originale che la mente simulata si comporterebbe, in sostanza, allo stesso modo del cervello originale, o per tutti gli scopi pratici, in maniera indistinguibile.

Le informazioni all’interno di un cervello potrebbero essere in parte o interamente copiate o trasferite a una o più substrati (come una memorizzazione di tipo digitale o un altro cervello), riducendo o eliminando il rischio di mortalità.

Dall’altra si avrebbe la possibilità di ottenere diverse copie speculari di una sola mente umana e quindi la creazione di cloni con identica memoria… In questo campo abbiamo diversi progetti aventi come scopo la costruzione di un modello computerizzato del cervello dettagliato e realistico, come lo Human Connectome Project, il Blue Brain e lo Human Brain Project.

Trasferimento della mente… e dell’anima?

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Anders Sandberg

Questo tipo di ricerche cerca di spiegare e simulare il funzionamento del cervello e il rapporto con percezione, mente e la personalità, tralasciando però qualunque visione metafisica sulla coscienza e soprattutto sull’anima.

La connettomica e il mind uploading si basano su una visione meccanicistica della mente che nega la visione vitalista della vita umana e della coscienza.

Il futurologo Anders Sandberg, ricercatore del Future of Humanity Institute di Oxford, intervistato da Mark O’Connell, ha raccontato la sua aspirazione «a trasformarsi, letteralmente in hardware», grazie all’emulazione del cervello.

Lo stesso Sandberg porta al collo un medaglione in cui sono incise le istruzioni per la sospensione crionica. Come Michio Kaku e altri colleghi, Sandberg sogna di poter passare dalle tecnologie per l’allungamento della vita al mind uploading, infine, alla colonizzazione dell’universo quando l’umanità sarà diventata pura mente e potrà propagarsi nello spazio. È il sogno folle e prometeico del transumanesimo e del post-umanesimo.

Cyberuomo: dall’intelligenza artificiale all’ibrido uomo-macchina

La prospettiva dei transumanisti, come spiego nel mio libro Cyberuomo (Arianna Editrice) si può condensare nell’obiettivo di trascendere i limiti umani per divenire pura intelligenza capace di propagarsi per tutto l’universo e colonizzarlo (come si intuisce dai film Transcendence e Lucy). Per fare ciò l’emulazione del cervello e il conseguente uploading della mente diventano un punto cruciale di questo processo.

Ci troviamo di fronte alla radicalizzazione di un pensiero moderno in cui la tecnologia diventa un servizio per appagare i desideri dei ricchi (perché solo i ricchi, come in Altered Carbon, potranno permettersi di downloadare la propria memoria, farsi clonare o usare cloni e chimere per l’espianto di organi o ancora produrre figli in uteri artificiali).

Il credo transumanista è ateo e materialista e per potersi garantire l’immortalità non può che ridurre l’anima alla mente e fare della sopravvivenza di essa lo scopo delle proprie ricerche. La scienza diventa religione e l’eternità il salvataggio dell’intelligenza (o meglio dei ricordi) su qualche supporto non biologico.

Le nuove tecnologie hanno acquisito un tale potere di suggestione e di condizionamento che sono destinate a modificare i rapporti sociali e politici secondo il volere stabilito dall’alto. L’antica ossessione dell’immortalità lascia spazio a progetti quali il mind uploading.

Presto si potranno spacciare ricordi e “vendere” lo spettro dell’immortalità, installando le memorie dei padri nei corpi dei figli. L’idea di fondo è che il progresso abolirà definitivamente la Natura, aprendo la strada alla una nuova generazione di post-umani.

Un articolo di Enrica Perucchietti

Autore: Enrica Perucchietti

Enrica Perucchietti vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice ed editor. Si è laureata con lode in Filosofia, è redattrice per One Books. È autrice di numerosi saggi di successo, tra cui ricordiamo: "Cyberuomo. Dall’intelligenza artificiale all’ibrido uomo-macchina", "Dietro le quinte", "Fake news", "Governo Globale", "La fabbrica della manipolazione", "Unisex", "Utero in affitto" e "False Flag. Sotto falsa bandiera". Il suo sito è: www.enricaperucchietti.it Il suo blog è: enricaperucchietti.blog

4 Comments

  1. Eppure l'uomo completo, l'uomo rinascimentale, l'uomo quale creatura complessa, misteriosa e straordinaria a un tempo non può morire, o meglio, non può abdicare così. Mi rifiuto di crederlo, anche se posso immaginare gli scenari futuri dominati dall'intelligenza artificiale.
  2. Il cervello è solo l'elaboratore della mente "incarnata". Riuscireste infatti, anche solo a immaginare, una figura geometrica a più di 3 dimensioni(ovviamente ortogonali) ? La risposta è immediata: NO! Inoltre non è la vita ad essere protratta per lungo tempo in questo universo, ma l'esistenza. E' l'esistenza che nasce o si manifesta inizialmente, ha una "durata" e poi muore o esce dalla dimensione in cui si è manifestata.Senza contare che l'universo, così come all'improvviso è comparso, col Big Bang o cosa,scomparirà in un istante con tutto ciò che ha manifestato.

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